Quali sono i costi di un impianto fotovoltaico, quanto consente di risparmiare e a quali detrazioni fiscali permette di accedere? Scopriamolo insieme analizzando due diversi sistemi: con e senza accumulo.
Le spese per la realizzazione di un impianto fotovoltaico sono crollate in maniera piuttosto drastica nel corso degli anni: dalla metà dello scorso decennio, quando il costo si aggirava intorno ai 9.000 euro a KW, oggi si arriva a una media di 1600 euro a KW che può aumentare o diminuire in base alla potenza e al tipo di pannelli, alla presenza di un sistema di accumulo, all’inverter, agli accessori…
È evidente, quindi, che realizzare un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica è sempre più conveniente, soprattutto considerando le vette cheil prezzo dell’energia sta raggiungendo: oltre 0,50 euro a KWH anche per le utenze domestiche.
Ma il taglio delle bollette non è l’unico vantaggio: hanno un peso considerevole anche le possibilità divendere l’energia elettrica in eccesso e risparmiare sulle tasse grazie agli incentivi fiscali.
Cerchiamo di rendere il tutto ancora più chiaro con i numeri: simuliamo la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 6 KW.
Supponendo di consumare annualmente energia elettrica per 8.000 KWh, l’importo complessivo delle bollette ammonterà a 4.000 euro all’anno (8.000 KWh x 0,50 euro) da pagare al fornitore.
Quale dovrebbe essere la potenza di un impianto fotovoltaico per coprire lo stesso fabbisogno? Considerando che, sul territorio italiano, si producono in media 1335 KWhall’anno per ogni KV di fotovoltaico installato (si va dai 1100 circa nel nord Italia ai 1400 o 1500 del sud), per coprire quel fabbisogno dovrà avere una potenza pari a 8.000 KWh / 1335, ovvero 6 KW.
Attuando il cosiddetto“scambio sul posto”, l’impianto potrà essere collegato alla rete elettrica pubblica, beneficiando così della possibilità di immettere nella rete stessa l’energia non auto-consumata istantaneamente.
Quali differenze possiamo riscontrare tra un impianto con o senza accumulo?
Impianto senza accumulo
Consideriamo di auto-consumare il 40% dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico da 6KW senza accumulo con scambio sul posto, e di immetterne in rete il 60%. In questo caso produrremo 8.000 kWh/anno,immetteremo in rete 4.800 kWh/anno e auto-consumeremo in loco 3.200 kWh/anno.
Il Gestore dei servizi energetici (Gse) pagherà l’energia immessa in rete dall’impianto fotovoltaico: grazie alla convenzione di scambio sul posto, per l’energia immessa in rete sarà possibile ricavare dal Gse circa 480 euro annui (4.800 KWh x 0,10euro/kWh). Attraverso l’impianto fotovoltaico, i prelievi dalla rete scenderanno da 8.000 a 4.800 kWh/anno. Considerando un autoconsumo pari a 3.200 kWh annui, si può ipotizzare un risparmio di 1.600 euro/anno (3.200 KWh x 0,50 euro).
I vantaggi non finiscono qui: è possibile usufruire anche della detrazione fiscale sull’Irpef del 50% del costo dell’impianto fotovoltaico completato. La detrazione è generalmente pagata in 10 rate annue, quindi ipotizzando che l’impianto fotovoltaico da 6 KW costi 12.000 euro, la detrazione fiscale sarà di 6.000 euro da ripartire in 10 anni, ovvero 600 euro all’anno.
Tirando le somme, ogni anno sarà possibile ricevere dal Gse 480 euro, che si sommeranno al risparmio in bolletta di 1.600 euro e alla detrazione fiscale di 600 euro per 10 anni.
Rientro dell’investimento senza accumulo 12.000/(480+1.600+600) = 4 ½ anni
Impianto con accumulo.
Il sistema di accumulo fotovoltaico permette di accrescere la quota di autoconsumo. Un accumulo con capacità di 6KWh installato su un impianto fotovoltaico da 6KW può incrementare la percentuale di autoconsumo dal 40 al 70-80%. Ipotizzando quindi che, grazie al sistema di accumulo, il 70% dell’energia sia auto-consumato direttamente in loco e il 30% venga immesso in rete, da quest’ultima dovrà essere prelevato circa il 30% di energia.
Avremo quindi una produzione annua dell’impianto pari a 8.000 KWh, una quantità di energia immessa in rete di 2400 KWh e una quantità di energia auto-consumata in loco di 5600 KWh.
Grazie alla convenzione di “scambio sul posto” con il Gestore dei servizi energetici, in cambio dell’energia immessa in rete il Gseeffettuerà un pagamento per un importo di 240 euro l’anno(2400 KWh x 0,10euro/KWh).
L’impianto fotovoltaico in accumulo porterà a una drastica riduzione (70-80%) dei prelievi dalla rete. Ipotizzando un autoconsumo di 5600 KWh annui, il risparmio può essere quantificato in 2.800 euro all’anno (5600 KWh x 0,50 euro/KWh).
In aggiunta è possibile usufruire della detrazione fiscale sull’Irpef del 50% del costo dell’impianto. La detrazione viene generalmente pagata con 10 rate annue.Considerando che il costo di un impianto fotovoltaico da 6 KW con accumulo da 6 KWh si aggira intorno ai 18.000 euro, la detrazione ammonterà a 9.000 euro da ripartire in 10 anni, quindi 900 euro l’anno.
Alla somma ricavata dal Gse, pari a 240 euro l’anno, si aggiungeranno 2.800 euro di risparmio in bolletta e 900 euro di detrazione fiscale per 10 anni. In altre parole, l’impianto fotovoltaico con accumulo potrà essereammortizzato in appena una manciata di anni.
Rientro dell’investimento con accumulo 18.000/(240+2.800+900) = 4 ½ anni